Ieri mi è capitato per diverse volte di dover spiegare a persone diverse, perché non accetto la pubblicazione di alcuni contenuti sul gruppo Facebook “Spoleto, Segnalazioni…“.
Siccome evidentemente non è del tutto chiaro, lo ripeto:
No politica diretta:
Quindi no avvisi, richieste di voto, programmi elettorali e cose del genere che hanno una loro dignità, ma a mio avviso qua non c’entrano niente.
Poi no post a sfondo religioso:
Catene di Sant’Antonio, preghiere, immagini sacre allo scopo di acquisire click e approvazioni. Tutto questo è un materiale che merita rispetto, di qualsiasi religione si parli, ma qua noi siamo meno profondi e lasciamo questi importanti messaggi ad altri.
No a contenuti per vendere o acquistare animali:
E no anche a quei contenuti che offrono, pure gratis, più di un animale. Facebook evidentemente non riesce a discernere e blocca. Succede spesso.
I messaggi contrassegnati con “Comunicazione Commerciale” o simili, si devono intendere come pubblicità che va concordata con chi gestisce il gruppo.
“Perché lui sì e io no. I miei prodotti sono altrettanto validi“. Certo, ma le informazioni commerciali seguono dinamiche diverse che ormai dopo anni dovremmo tutti aver cominciato a capire.
No a materiali non originali:
Quelli lasciamoli dove stanno e noi sforziamoci invece di scrivere il nostro pensiero, che è sicuramente più divertente.