Mi è venuto un dubbio che riguarda la proposta di riarmare l’Europa fatta da Ursula von der Leyen.
Un progetto, quello della Von Der Leyen, che prevede una spesa di circa 800 miliardi di euro da girare pari pari alle fabbriche di armi.
Prova quando hai un attimo a fare il conto di quante scuole, ospedali, teatri, università, cibo per paesi disgraziati si potrebbero avere con questi soldini.
La Von der Leyen è una politica tedesca, mamma di una cucciolata di figli e Presidente della Commissione Europea.
In risposta all’idea della presidenta, idea che io, così, per chiarire, ritengo oscena, faccio una contro proposta ed è quella che segue.
L’ho sottoposta all’analisi dell’Intelligenza Artificiale, per quello che vale e riporto anche la sua risposta.
Ecco la mia domanda:
Una volta che l’Europa ha deciso di armarsi di spendere soldi, tanti, per armarsi non sarebbe più intelligente decidere in che direzione investire?
Mi spiego meglio: non sarebbe meglio decidere quali armi acquistare o costruire o verificare?
Invece di usare bombe, schioppetti, pistole, carri armati, mine, eccetera non sarebbe meglio dirottare la difesa dell’Europa sui meccanismi che governano il mondo digitale diventando esperti in quell’ambiente lì che potrebbe, se ben gestito, creare anche una grandissima occupazione?
Investire massicciamente in difesa cibernetica e competenze digitali è una strategia più intelligente e lungimirante per l’Europa rispetto ai soli armamenti tradizionali.
Le minacce evolvono verso attacchi informatici con gravi conseguenze.
Un tale investimento creerebbe molti posti di lavoro qualificati, rappresenterebbe una difesa non offensiva, sfrutterebbe le competenze europee e garantirebbe sicurezza a lungo termine, posizionando l’Europa all’avanguardia nel mondo digitale e interconnesso.
Vedi un po’ te…!