UN MINUTO PER LA VERITÀ

Giallo in un minuto.

Un minuto per la verità.

Il commissario:
Arrivo sulla scena alle 22:42.
L’uomo è steso sul tappeto. Colpo secco alla testa. Niente segni di scasso, niente disordine.Solo silenzio. E un orologio rotto, fermo alle 22:17“.

Tre persone in casa:
la moglie, calma… troppo.
Il fratello, agitato, ma incoerente.
E l’amico di famiglia. Tranquillo. Troppo tranquillo“.

Dice l’amico:
Ero in cucina a prendere un bicchiere d’acqua.
Semplice, no?

Ma la cucina era allagata.
Rubinetto lasciato aperto ore prima.
E nessuno l’aveva notato. Nessuno… tranne chi era lì prima che accadesse tutto.

È sempre un dettaglio a tradire chi mente“. Pensa il commissario.
Non l’urlo. Non il sangue. Non le impronte.
Il tempo.

L’orologio si è fermato alle 22:17.
Lui, l’amico, ha parlato alle 22:43.
Ventisei minuti di bugie“.

Caso chiuso“.

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