SI CRESCE

Ieri, 1° giugno, è stato il mio compleanno. Un compleanno importante. Solo un giorno in più dell’altro ieri, ma sono passato a un’età che quando ero bambino pensavo lontanissima e forse nemmeno raggiungibile.

Mio nonno quando ha lasciato questo pianeta aveva 3 anni meno di quelli che ho compiuto io ieri.

Mio padre ne aveva 10 in meno e quando se n’è andato mi pareva vecchio.

Mio fratello invece non mi pareva vecchio, era più giovane di me, ma pure lui ha lasciato questo mondo ed ha avuto a disposizione 10 anni meno di quelli che mi sono stati concessi.

Io che ho campato più a lungo di tutti gli uomini della mia famiglia, invece sono qua, abbastanza in salute, con la mente che funzionicchia, con il piacere di farmi ogni tanto una risata, con la voglia di commuovermi anche, con tante curiosità che mi girano per la capoccia.

Ho ancora la voglia di leggere, di scrivere, di viaggiare, di andare a teatro, di informarmi, di scoprire cose nuove, di mettere in campo progetti.

Qualcuno di questi progetti è pure stupido forte, come quello di andare presto in Piemonte partendo da Spoleto, con la mia Vespetta 50. Rossa.

Sto calcolando le tappe, le soste, l’assistenza e se ci riesco lo faccio. Non so quando partirò, non so nemmeno se chi mi ha detto che verrà con me con il suo motorino alla fine deciderà di farlo, ma io continuo a definire questo progetto.

Ce n’ho anche altre di idee da realizzare, qualcuna pure seria eh e questo significa che c’è il sano desiderio di andare avanti.
Giorno per giorno, facendo quello che mi fa sentire bene e per quanto possibile, per tenere in ordine il sentiero che percorro. Se e quando posso.

Questo mio compleanno, quello di ieri, non l’ho sbandierato perché mi andava così.
Mi scuso con chi avrebbe avuto piacere di farmi un saluto per questo motivo e ringrazio chi si è ricordato di questo 1° giugno e mi ha fatto gli auguri.

Questa giornata però ho preferito passarla tutta con la mia famiglia.

Una giornata serena e piacevole. Alla faccia della dieta una volta tanto.

E oggi sarebbe stato il compleanno di mio padre Antonio nato il 2 giugno del 1931. Auguri papà, tanto lo so che qualcosa da qualche parte ti arriva.

Però quello che volevo dire è altro.

Andando avanti con gli anni si arriva alla presuntuosa convinzione che ci fa pensare di essere diventati più saggi.

Io allora con la saggezza della mia età, dopo essere stato oggi qualche ora fra TV e internet e aver bevuto notizie brutte ma brutte assai, mi sento di dare un consiglio.

Spegni tutto, se puoi, esci e appena fuori dalla porta di casa fai un bel respirone.

Poi vatti a fare un giro. Passeggia. Viaggia. Guardati intorno. Saluta chi va salutato.
Se dovesse arrivare un momento o un pensiero brutto, fermati e fai un altro respiro profondo. Magari fanne pure due. Riempi i polmoni.
Poi prova a sorridere. Anche poco, se vuoi di nascosto, giusto per non passare per matto, ma prova a riattivare i muscoli del sorriso.

Io l’ho provato e a me funziona, ma ormai, da ieri, sono abbastanza maturo per capire che anche se questa è una scemenza, almeno è una scemenza che funziona.

Non sempre, ma Spesso funziona.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.