A chi non sarebbe piaciuto imparare la lingua cinese alle elementari?
Non solo la lingua, ma magari anche la storia della Cina, le sue abitudini alimentari, le sue tradizioni, le curiosità, i modi di vivere in quel paese.
E se poi oltre al cinese alle elementari o anche alle medie ci avessero insegnato pure la lingua inglese, con tutto quello che si porta dietro?
E anche il russo, o l’arabo, o lo spagnolo, perché no?
Non sarebbe bello adesso da adulti conoscere la base di quelle lingue o magari anche altre in più?
Beh a me sarebbe piaciuto se mi avessero insegnato in maniera seria qualche lingua straniera.
Per imparare le poche lingue che conosco ho dovuto studiare, penare, pagare tanto e pure viaggiare e andare a scuola all’estero.
Se me le avessero insegnate gratis alle elementari o anche alle medie e alle superiori, sarebbe stata una bella botta di fortuna.
Oggi questa possibilità per i nostri piccoli studenti esiste.
Nelle classi di figli e nipoti ci sono molti ragazzi che arrivano da tante parti del mondo.
Non sarebbe bello dedicare un giorno a settimana o quanto serve allo studio di una lingua, delle tradizioni e della cucina di quel paese avendo come insegnanti proprio i compagni di classe madrelingua?
E poi coinvolgere pure i genitori di quei bambini compatibilmente con il loro lavoro non aiuterebbe ad un’integrazione sana?
Perché solo loro devono imparare la lingua italiana e non anche noi la loro?
Gli insegnanti capaci saprebbero come fare, come strutturare lezioni e programma scolastico.
Non sarebbe il caso di studiare un modo per usare queste competenze gratuite?
I bambini che a casa loro con i parenti parlano in un’altra lingua potrebbero farlo per un giorno alla settimana anche a scuola, portando genitori o nonni e i nostri figli imparerebbero lingua usi e costumi che nella vita potranno fare un gran comodo.
Tutto gratis e agevolando un’integrazione che è quello che ci aspetta per forza nel futuro.
E ricordiamoci che le guerre si alimentano di differenze, di ignoranza e di odio. L’integrazione tutti questi sentimenti negativi li smorza.
Chissà se il Comune di Spoleto con l’assessorato preposto, che sappiamo essere sensibile, può lavorare su questa proposta per migliorare le nostre scuole.
Intanto queste nostre scuole, poi vedremo.