UNA SVOLTA PER I “CAZZINI”

Chi sono i “cazzìni“?

Sono quelle persone che cercano con modi sempre diversi, di informarsi sui fatti degli altri.

Allora, se tu sei un “cazzìno“, ti faccio sapere che c’è un posto che è una miniera di informazioni personali, raccontate pubblicamente alla faccia della privacy.

Si tratta di un ufficio che si occupa di gestire pratiche burocratiche per terzi, che fa del tutto per raccontare i fatti privati a tutti i presenti in fila in attesa del turno per svolgere una pratica.

A causa del Covid, non si può arrivare in ufficio, quello con la scrivania e la porta che si può chiudere e bisogna rimanere in un piccolo atrio all’aperto sotto un porticato che anche in pieno giorno, in agosto, ha tutte le luci esterne accese. Ma tanto è un posto pubblico, qualcuno la bolletta la pagherà.

In quel piccolo spazio, c’è solo una sedia malandata che viene scambiata fra le persone anziane per dare un po’ di sollievo durante l’attesa.

Ogni tanto arriva l’impiegato stanco e annoiato, che ti chiede da un oblò nel vetro, tutte le informazioni che servono per gestire la pratica.

Nome, cognome, telefono, indirizzo, Iban …

Io stando lì in fila, ho scoperto per esempio che la signora davanti a me ha 5000 euro in banca e ci deve pagare qualche tassa. Poi ho scoperto che un’altra signora ha appena venduto la casa e ne ha acquistata una più piccola trattenendo un piccolo margine in denaro, che deve ancora decidere se portare in banca o tenerselo in casa.

C’è anche quella donna che ha perso da poco il marito e sappiamo che la reversibilità si aggiunge alla sua pensione. Ma sappiamo anche quando va alle Poste a ritirarla, da sola ché i figli lavorano fuori.

Insomma un sacco di informazioni che arricchirebbero il data base di ogni “cazzino“.

Certo la distanza fra chi se ne sta lì in fila e quello dietro l’oblò che urla tutti i fatti personali è parecchia e non aiuta a unire lavoratore e fruitore del servizio. E chi si deve occupare di organizzare in maniera corretta questo ufficio, non sembra lavorare troppo sulla tutela della privacy.

Ma se è vero questo, è anche vero che una miniera di informazioni come questa, va condivisa, per rispetto di tutti i “cazzini” del mondo.

No?

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