Presentazione dell’operazione che porterà al restauro del sipario storico del Teatro Nuovo Menotti di Spoleto.
Interessante il discorso di Filippo Settimi, amministratore delegato di Agri Euro, la società che si è offerta di finanziare l’operazione di recupero della grande tela dipinta.
160 metri quadrati dove l’autore Francesco Coghetti, ha rappresentato la Fuga di Annibale ad opera degli spoletini.
Filippo Settimi dopo una lucida esposizione della situazione economica internazionale e un’attenta valutazione delle opportunità che il mercato di oggi offre, ha dichiarato che quella di mantenere a Spoleto il cuore della sua azienda che si occupa di vendite on line è stata una scelta consapevole.
Allora viene in mente che forse è arrivato il momento della riscossa di territori come il nostro che offrono una qualità della vita sopra la media.
Possiamo infatti offrire uno standard molto alto a chi per il suo lavoro non è legato a rimanere fisicamente in fabbrica, o in un ufficio di vecchia concezione.
Adesso è possibile lavorare da remoto per la maggior parte delle situazioni, quindi Spoleto potrebbe candidarsi a luogo dove trasferirsi fisicamente continuando a lavorare grazie alle nuove tecnologie.
Si potrebbe così ripopolare un centro storico bello ma abbandonato, si potrebbero potenziare le infrastrutture utili a questo tipo di sviluppo, insomma ci potremmo aprire al mondo.
Alla domanda se Spoleto può pensare a questo tipo di futuro, il sindaco ha risposto che sì, non solo può ma deve.
“Certo servono strutture come rete internet forte e stabile, locali adatti, supporto pubblico, progetti”.
Ecco, lavorare in questa direzione aiuterebbe a percorrere, secondo me, una strada sana e piena di opportunità.