VOGLIA DI GRUPPETTO

Noto che sempre più spesso si sente la necessità di appartenere a un gruppo.

Hai fatto caso che quando qualcuno che conosci si esprime in qualche social riguardo un evento, o esprime un pensiero, i “mi piace” arrivano sempre dalle stesse persone? Gli stessi amici. I soliti.

Ci puoi scommettere. Sempre quelli. E non aumentano quasi mai.

Si astengono in genere dall’approvare, quelli che fanno parte di un’altra cricchetta, che se pure dovessero essere d’accordo, fanno finta di niente.

Anche la politica nazionale funziona un po’ così: atteggiamento da curva nord.

Ma così non si cresce, direbbe qualcuno.

E chi se ne frega risponderebbero i criccaròli. L’importante è non ritrovarsi da soli.

Allora c’è un concerto di arpa celtica, una lettura, una presentazione, un flash mob, una mostra pipposa che propone uno del mio gruppo? Ci vado, faccio pubblicità, invito tutti e giuro che sarà un’esperienza unica.

Poi all’evento si ritrovano sempre gli stessi. Manco uno in più.

Ma va bene così. per non diminuire siamo disposti anche a non aumentare.

E la capoccia, che ha settori poco usati, così facendo, quelle zone le lascia indietro. Le spegne, tanto che ci fai?

Ah e la cricchetta, non serve manco che abbia una vivace mente di riferimento, anzi. Appiattiti sullo stesso livello medio – moscio è meglio pure.

Una birra

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