ECCO IL FESTIVAL N° 64

Con la conferenza stampa di presentazione, praticamente ci siamo.
Gli spettacoli cominciano domani 25 giugno, ma oggi al Teatro Menotti, la direttrice artistica Monique Veaute, ha voluto incontrare la stampa per presentare ufficialmente gli eventi di questa sua prima edizione. La numero 64 della storia del Festival.

Chi come me apprezza la puntualità, ha avuto una bella sorpresa entrando nella sala del teatro con mezz’ora di anticipo:
la Veaute era già lì, sul palco a fare gli onori di casa e ad aspettare che tutti gli invitati fossero presenti.
Bel segnale. Certo da solo non basta, ma è un bel segnale.
Schierati sul palco si sistemano i responsabili dei vari settori che racconteranno il loro Festival.
Il ruolo del Maestro di Cerimonie è affidato al nuovo capo dell’Ufficio Stampa Marco Ferullo.
È presente anche la Commissaria di Spoleto Tiziana Tombesi in qualità di Presidente della Fondazione Festival, che legge un discorso di saluti, ricorda un po’ la storia e i personaggi passati qua e poi si comincia.
Monique Veaute uno ad uno da la parola a tutti.
Così ci raccontano cosa ci si aspetta dal Festival, le speranze degli organizzatori, le difficoltà imposte dalla pandemia, la certezza che questo sarà l’ultimo anno con limitazioni al numero degli spettatori.
E si capisce che per quest’anno “tocca stacce.
Tanti ringraziamenti, soprattutto agli sponsor, alla Fondazione Fendi, alle banche, agli amici, agli artisti, al personale amministrativo, a quello tecnico, a chi si occupa della comunicazione e a Paola Macchi, colonna dell’organizzazione.
Un ringraziamento la Veaute ci tiene a farlo anche a Umberto Nicoletti musicologo e pure ad Ada Urbani che, dice la Direttrice, si presta a titolo gratuito per il bene della manifestazione.
Qui ci sarebbe potuto essere lo spazio per qualche domanda, visto che sui social di questo argomento si è a lungo discusso, ma la conferenza stampa di oggi non le ha previste.
E poi è già ora di pranzo.
Via, si torna a casa, uscendo distanziati per rispetto alle regole sulla pandemia che hanno suggerito all’organizzazione di fornire tutti gli ospiti delle mascherine FFP2 che tutti prendono, ma non altrettanti, durante la conferenza, indossano correttamente.
Comunque viva il Festival che domani comincia, alla faccia del Covid e all’insegna della speranza.

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