DJ RIDENS

 

Mi capita sempre più spesso di rimanere in casa soprattutto il pomeriggio.

Sarà colpa delle giornate corte che viene subito buio.

Magari è invece colpa del fatto che dove vivo io non ci sono molte cose da fare anche uscendo.

Con la pandemia poi e con l’attenzione che tutti teniamo per ridurre il rischio di contagio, si sta in casa più di uno o due anni fa.

E stando in casa si legge, si scrive, si guarda la tv (Santo Netflix) e si ascolta la radio.

Il pomeriggio sono molte le trasmissioni radiofoniche condotte da allegri giovani che ridono tanto.

Ridono fino a crepare per un niente che si dice o succede in trasmissione.

Ridono fino a parlare di gola perché non riescono ad andare avanti.

Adesso per esempio ho in sottofondo un programma condotto da una donna e un uomo. Evidentemente molto “giovanili”, che si ammazzano dalle risate su argomenti che a me fanno poco ridere. Anche niente.

Ma non sarà troppo tutto questo squacquerare?

Non somiglia troppo a quelle commedie americane che bazzicano in televisione, dove risate in sottofondo indicano agli spettatori quando divertirsi?

Pensiero leggero? Boh, forse sì, ma stando spesso in casa, più di tanto non riesco ad elaborare.

Comunque facciamocela pure una risata.

Meglio se per un motivo e meglio ancora se non si esagera, che pure per ridere quando è troppo è troppo.

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