A SPOLETO TANTI TURISTI PER PASQUETTA

Mi è capitato di trovarmi al Giro della Rocca di Spoleto, la mattina di Pasquetta.

Tantissimi turisti, molti erano arrivati con gruppi organizzati da tour operators e accompagnati da una guida turistica che con grande competenza illustra le bellezze di Spoleto.

Mi è capitato però sentire da alcune di quelle guide, mentre ero seduto sulla panchina con un libro in mano, che bisognava sbrigarsi perché il pranzo era stato prenotato in un ristorante a Terni.

E poi pure che non era possibile visitare l’interno della Rocca, perché la tabella di marcia non lo prevedeva.

Insomma la gita era stata organizzata solo per consentire una veloce visita del centro della città. Quello che basta per vedere il Ponte, il Duomo dalla cima della scalinata, poi Piazza del Mercato e via di nuovo al pullman.

Per fortuna non tutti hanno fatto così.

Ci sono stati sicuramente pure gruppi che si sono fermati per più tempo a Spoleto, magari anche per dormire, ma non sarebbe da provare a trattenere anche quelli più “presciolosi” che se ne vanno a mangiare le “ciriòle” di Terni e perdono l’occasione di conoscere i nostri “strangozzi”?

Eh, bravo lui”, dicono. Ma come si fa a trattenerli?

Beh, facile: bisogna stabilire accordi di collaborazione con il tour operator e anche con le guide.

Ai Tour Operator e alle Guide Turistiche, si offrono dei brevi momenti di immersione nelle bellezze del territorio.

Magari in bassa stagione, quando gli alberghi hanno molte camere vuote e i ristoranti lavorano un po’ meno.

Si offre un assaggio di prodotti enogastronomici locali.

Si offrono corsi di aggiornamento gratuiti sulla storia, le caratteristiche e pure sulle curiosità della città, magari legate al Festival ed ai personaggi che hanno fatto ricca la nostra storia recente.

Si organizzano incontri con operatori locali e anche con personaggi tipici del territorio, che possono stimolare la curiosità e raccontare avvenimenti divertenti.

Questi momenti di aggiornamento si chiamano “educational” e servono per stabilire un contatto amichevole con chi decide dove e quanto fermarsi.

Un contatto professionale con chi decide anche quali attività commerciali suggerire ai turisti che accompagnano, con chi decide dove fermarsi a pranzo, o a dormire.

Educational.

Costano poco niente se realizzati insieme alle forze economiche di Spoleto e dintorni (per esempio la bellissima Valnerina, ma non solo) che si occupano di turismo in maniera professionale.

Gli educational costano poco ma rendono tantissimo.

Chi per conto della collettività si occupa di potenziare le presenze turistiche e la soddisfazione dei nostri ospiti, potrebbe cominciare a lavorarci un po’ su.

Potrebbe questo, essere anche un momento per riflettere sul fatto che convenga o no lasciare aperto il centro storico al traffico di auto e moto che sono costrette ad un antipatico e pericoloso slalom fra i turisti, i quali faticano a capire come mai non si può passeggiare in serenità e sicurezza in un posto bello come questo.

Ecco.

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