Una tradizione rispettata molto nel mondo anglosassone e molto poco in quello italiano, vuole che si lasci accesa una lampadina sul palcoscenico, anche quando in teatro non c’è nessuno.
In genere questa lampadina, chiamata luce fantasma (ghost light) è montata su un piccolo cavalletto posizionato al centro del palcoscenico, lontana dalla scenografia e in modo che possa aiutare chi deve passare e potrebbe faticare per trovare gli interruttori delle luci di servizio.
In realtà a me in Italia non è mai successo di trovare una di queste lampade accese per tutto il tempo in cui in teatro non c’è nessuno, ma anche questa fa parte delle abitudini / superstizioni del fantastico mondo dello spettacolo dal vivo.
Certo una luce di servizio sempre in funzione, evita incidenti come addirittura quello di cadere nella buca d’orchestra, o urtare qualche parte di scenografia, facendosi male.
Qualcuno dice che questa abitudine risale a quando i palcoscenici e gli spettacoli erano illuminati a gas. Lasciare una luce accesa consentiva lo sfogo del gas e quindi il sovraccarico degli impianti.
A me questa spiegazione pare poco probabile.
Nessun tecnico, almeno in Italia, andrebbe a dormire sereno sapendo che in mezzo al palco c’è una fiammella accesa.
La superstizione dice che ogni teatro è abitato da almeno un fantasma e questa luce lo aiuta a girare per il palco e anche addirittura a recitare davanti ad un pubblico inesistente.
Questa storia dei fantasmi è presa in seria considerazione in teatri storici come il Palace Theatre di Londra che lascia due posti sempre disponibili per loro.
Molti teatri, durante la pandemia Covid, hanno riacceso le ghost lights per segnalare che il teatro non è chiuso definitivamente, ma aspetta che passi il momento difficile per riaprire subito dopo.
Ogni teatro di Broadway ha una ghost light pronta per essere accesa in qualche angoletto del palcoscenico.
Sempre durante la pandemia, molti sono stati gli spettacoli ispirati proprio a questa piccola luce.
Si chiamavano quasi tutti ghost light, appunto e vedevano attori anche molto famosi, recitare in palcoscenici vuoti, illuminati solo da una lampadina istallata su un piccolo cavalletto.