SUL TRIBUNALE DI SPOLETO

Riceviamo da Domenico Benedetti Valentini e volentieri pubblichiamo:

E’ giusto prendere atto che, in occasione dell’apertura dell’Anno giudiziario 2024 del Distretto di Perugia, tutte le maggiori autorità intervenute hanno chiaramente dichiarato che la prima emergenza cui dover rimediare sulla consistenza strutturale dell’Umbria giudiziaria è la sottodotazione anomala degli Uffici di Spoleto.

Anomala, perché derivante da un vistoso errore materiale nella previsione statistica dei flussi dei procedimenti in cui incorse involontariamente il Ministero dieci anni fa, all’indomani della revisione dei circondari. In quel momento al Tribunale di Spoleto, preposto a circa 220.000 abitanti, per dare un’ idea
altrettanti quanti quello di Terni che presenta un buon funzionamento, non fu assegnato l’organico dovuto in base ai parametri generali: 19 magistrati giudicanti, 8 requirenti e proporzionato personale amministrativo. Ancora oggi, dopo infinite pressioni per incremento, si è a soli 16 giudicanti e 6 requirenti e
circa la metà degli amministrativi spettanti.

C’è da apprezzare magistrati, personale e avvocati se, pur in queste condizioni, è stato assicurato un dignitoso servizio alle popolazioni dello Spoletino, del Folignate, della Media Valle del Tevere e della Valnerina.

Vanno dunque al momento ringraziati la Presidente f.f. della Corte d’Appello dott. Matteini ed il Procuratore Generale dott. Sottani, nonché il rappresentante del CSM dott. Basilico e l’oratore a nome dei Fori umbri avv. Colacci per aver tutti evidenziato questa priorità nell’interesse della giustizia umbra. La relazione ufficiale (che definisce il caso Spoleto “specifico” e “unico in campo nazionale”) chiede al Ministero che, senza attendere revisioni generali, con provvedimenti ad hoc siano destinati al polo spoletino i 3 giudicanti, un Presidente di Sezione, 2 requirenti, cui devono aggiungersi almeno trenta unità funzionariali e impiegatizie, oltre a doversi congruamente aumentare i Giudici di Pace, almeno raddoppiare il personale addetto, incrementare urgentemente il personale del
delicatissimo Ufficio di Sorveglianza nonché il numero dei Giudici e Procuratori onorari, inspiegabilmente inadeguato. Tutto ciò è legittimato dal numero degli affari sopravvenienti nell’anno 2022-2023 nei tre circondari umbri, riportato dalla relazione della Corte: Perugia 3.045 penali e 18.730 civili, Spoleto 1102
penali e 6747 civili, Terni 920 penali e 5529 civili.

Occorre dunque che il Ministero della Giustizia, tante volte incalzato dall’Ordine Avvocati, posto di fronte alla unanime autorevole segnalazione e sollecitato dagli
esponenti elettivi che vogliano realmente propiziare la giustizia nell’Umbria centrale, emendi senza ulteriori ritardi il proprio errore originario e ristabilisca le condizioni del servizio del quale le comunità hanno diritto.

Domenico Benedetti Valentini
avvocato
già parlamentare delle Commissioni Giustizia

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