Sabato 9 marzo 2024.
Ieri era l’8 marzo. Tutte le bacheche sono state invase da pensieri sulle donne. Tante riflessioni. Tante frasi alte. Quasi nessuna originale, ma basta il pensiero.
A volte si va purtroppo un po’ oltre il pensiero invece quando si tratta di lasciarsi andare alla violenza proprio contro le donne e le persone più indifese e fragili.
Comunque oggi che è il nove, quindi un giorno dopo, siamo fuori dall’impegno e dalle frasi e dalle espressioni e dagli eventi di circostanza. Si ricomincia come al solito.
Rompete le righe. Tutti di corsa a comportarsi come l’istinto suggerisce.
Dimentichiamoci di quanto l’impatto della presenza femminile nel mondo sia positivo. Ognuno di noi avrebbe credo difficoltà ad immaginare la propria vita migliore rimuovendo la presenza delle donne che l’hanno attraversata.
Io non riuscirei a vedere la mia vita migliore senza le mie donne, familiari, amiche, parenti, conoscenze.
Ma comunque qua siamo.
E oggi fare un piccolo riassunto di quello che ci siamo detti, significa parlare di spettacoli, di mostre, di lavoro, di cura del territorio, della bellezza del posto che abitiamo, delle strade sistemate e di quelle ancora da sistemare, di lavori fatti e di quelli da fare, di richieste di aiuto, di scambio di cose, il mercatino insomma.
A proposito di mercatino qualcuno mi rimprovera di accettare troppe offerte di oggetti da vendere o da scambiare. Ma tanto abbiamo pure chi si lamenta per la troppa presenza di animali, persi ritrovati scambiati. Non possiamo fare contenti tutti quanti.
Ah Facebook patisce un po’ chi vende animali quindi, please, non pubblicate post di questo genere.
E poi c’è l’autovelox tornato in piedi, che ha stuzzicato il pensiero di molti.
Nelle nostre competenze, per finire, non rientrano le guerre e la politica internazionale, quindi di quello che succede a Gaza, in Yemen, in Ucraina e da tante altre parti del mondo, non ne parliamo.
Ce la spicciamo con un bel buon fine settimana a tutti che campiamo meglio e con meno pensieri.
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