E ALLORA CHE VOLEMO FA’?

E allora stamattina sono uscito per andare a pagare il bollo della macchina.

Sono passato all’agenzia di pratiche dove vado sempre, perché quando fra qualche anno qualcuno mi chiederà di esibire la ricevuta del pagamento del bollo di quest’anno, io che non la ritroverò, potrò chiederla alla gentile signora dell’agenzia.

E così quelli che ci provano, è già successo, se la pigliano in saccoccia.

Comunque lì ho incontrato LUI.

QUELLO.

Sempre quello.

Lo stesso che tutti siamo costretti a sentir dire fregnacce.

In genere succede la mattina non molto tardi. Come è capitato oggi.

Il signor “Io non sono razzista ma“.

Un’ora di chiacchiere vomitate su “quelle carogne degli africani“, “i negri“, pure “i cinesi“.

I terroni per oggi no.

E mo vedrai adesso che rivanno su quelli, come ci riempiono di nuovo di marocchini“.

E…

…io non sono fascista ma…”

“La mia famiglia è stata sempre socialista ma…“.

Insomma una bella prova anche per uno con un carattere bello come il mio, che a volte però fatica a resistere.

Maccomunque ci sono riuscito.

Poi il bollo non l’ho potuto pagare perché scade fra due giorni e “… non si può“. “Bisogna aspettare che sia proprio scaduto sennò, niente“. Ha detto la gentile signora dell’agenzia

Lo vede che Italia“? dice QUELLO.

Secondo me lo sguardo che gli ho regalato stando sulla porta dell’uscita, ha spiegato bene quello che pensavo. Pure senza parlare.

Sì, penso che è andato a segno.

Perché lui non è stronzo ma…

E avrà pensato di sicuro:

E allora le Foibe? E il PD? E i Marò? E Bibbiano? E ancora Renzi? Ma poi Zingaretti se non era per il fratello…

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