COME SI CAMBIA

Giorno di festa.

Mattina in piazza Duomo.

Gennaio, ma con il sole che riscalda. E non piove.

Si incontrano un po’ di amici, si scambiano due chiacchiere.

La discussione rimbalza in politica.

Uno degli amici presenti, uno che si è speso molto in politica, come si dice: mettendoci la faccia, area di centro sinistra. Idee aperte.

Era un po’ che l’avevo perso di vista: mesi eh, non anni.

Le ha infilate tutte partendo dal classico io non sono razzista “…ma se infastidiscono mia madre davanti al supermercato con la scusa di rimettere a posto il carrello…“.

I 35 euro al giorno“.

Hanno il telefonino costoso“.

Non vogliono il crocifisso“.

Non rispettano le nostre donne“.

Io non sono credente ma a messa ci vado perché fa parte della mia cultura e ci provino loro a farmi cambiare idea“.

Ho tre fucili da caccia a casa“.

Prova ad andare tu come turista al paese loro…

Ma è normale rimanere senza parole come è capitato a me?

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Un commento su “COME SI CAMBIA”

  1. eh capisco bene, si rimane muti, colpiti male, però poi questi vanno fatti ragionare come si farebbe con un bambino, con la logica, con discorsi semplici semplici

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