BRAVA GIOVANNA BRAVA. PURE PICASSO PERÒ

Chi se lo ricorda quello spot pubblicitario di due simil – maniaci che guardano la terza protagonista mentre vestita da cameriera sexy dipinge un cancello?

Ecco, io mi sono ritrovato giorni fa nel ruolo di Giovanna. Quella col pennello in mano.

Ero vestito diversamente da lei senza la gonna, senza il grembiulino, ma pure io avevo le gambe scoperte perché mi ero messo un paio di vecchi bermuda rattoppati. Da buttare.

Il mio pubblico in quella occasione era formato da mia moglie e da sua madre.

Il cancello da verniciare, quello della casa dei miei suoceri che ormai aveva proprio bisogno di una mano di protettivo sopra i primi accenni di ruggine.

Il lavoro all’inizio è pure divertente, un po’ come quando cominci a schizzare col tubo per lavare la macchina.

Dopo un po’ verniciare coprendo tutti i punti, anche quelli nascosti diventa noioso e non finisce mai prima di essere cambiato in “stancante”.

Il bello però è che hai il tempo per pensare un po’ mentre stendi la vernice facendo attenzione a non sgocciolare.

Certo, devono essere riflessioni semplici, sennò rischi di schizzarti di vernice.

Il pensiero che mi è venuto dipingendo il cancello con una vernice grigetto – triste e con il pennello non adatto è stato questo:

Ma Picasso avrà mai dipinto il cancello di casa sua (o dei suoi suoceri)?

Se lo avesse fatto, adesso quel cancello varrebbe più di quello che vale quello che sto sistemando io?

Un cancello dipinto da Picasso, non può valere come uno normale.

E poi, se come è probabile, Picasso non avesse avuto voglia di dipingere il cancello di casa sua, l’imbianchino incaricato di farlo, per il solo fatto di aver dipinto l’inferriata di casa del famoso pittore, avrebbe aumentato o no le sue quotazioni?

Comunque un cancello dipinto da Picasso, anche se trattato con il triste grigetto, non potrà mai valere come quello che ho dipinto io.

Ovvio.

Quello varrebbe una cifra spropositata e il mio (quello di mia suocera) poco niente.

Solo che non riesco a capire perché.

Ecco. Vado a dare la seconda mano.

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