FESTIVAL: “LE BAL DE PARIS”

 

Ho già visto il primo spettacolo di questo 65° Festival di Spoleto.
Sì perché anche se l’inaugurazione ufficiale sarà fra qualche ora in Piazza Duomo con la Budapest Orchestra e il Coro di Santa Cecilia diretti dal Maestro Ivan Fisher, la macchina della manifestazione si è già avviata.

Alle 11 di questa mattina, un piccolo gruppo di spettatori ha potuto assistere a “Le Bal de Paris” proposto da Blanca Li.
Grande attesa per questo spettacolo che grazie alla realtà virtuale coinvolge gli spettatori in un’avventura romantica ambientata nella Parigi dei primi del secolo scorso.
E chi ce lo sapeva che nella sala XVII Settembre sarebbero riusciti a farci entrare montagne, colline, tramonti, vagoni ferroviari, battelli, pure la Tour Eiffel.
Gli spettatori diventano protagonisti della storia ben raccontata dai ballerini della compagnia.
Cominci scegliendo il tuo abito, firmato da Chanel, che ti viene stampato addosso dall’intelligenza artificiale.
Poi vieni trasportato nelle varie “location” (ho ceduto anche io sostituendo ambienti con il termine straniero di moda).
Lì trovi belle ragazze che ti invitano a ballare, poi sali sul battello che ti trasporta lungo il fiume, attraversi un profumato giardino con decine di personaggi a popolarlo, tutto per seguire la storia d’amore dei protagonisti.
Una specie di “Tunnel delle Meraviglie” che non sfigurerebbe manco a Disneyland Paris.
Lo spettacolo che l’anno scorso era alla Biennale di Venezia e ora ci torna dopo Spoleto, può contenere 12 spettatori alla volta.
Dura un’oretta e sono previste una decina di repliche ogni giorno.
Un’esperienza nuova che farà rabbrividire i cultori del teatro fatto di spaghi, polvere e sudore, ma che in un Festival come quello di Spoleto ormai non può mancare.
L’ho raccomandato alle mie figlie che sono certo apprezzeranno.
Sarà che con il passare del tempo sono diventato più buono, ma lo spettacolo è un’esperienza curiosa che vale la pena di assaggiare.
Al 65° Festival di Spoleto. Sala XVII Settembre dentro il Teatro Menotti.

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