NON CI STO

Inutile che si insista con le immagini strazianti di bambini trucidati, di cui non riesco ad apprezzare la differenza di razza, di colore, di provenienza.

Inutile che continuiate a mostrarmi immagini di bombardamenti di edifici civili, di ospedali, di strade, di chiese, perché mi rimane difficile capire se sitratta di una o dell’altra parte del conflitto. Vedo sempre gente che muore per una guerra che non ha chiesto di combattere..

Inutile che mi continuate a mostrare fosse comuni frettolosamente create nei boschi, perché non capisco chi ha gettato dentro chi.

Inutile pure che mi mostriate immagini di militari morti, di esplosioni, di armi ostentate, di jeep che scorrazzano, di missili che partono per andare a colpire chissà chi e chissà dove. Fatico a riconoscere le divise e ancora di più gli abiti dei civili.

Inutile pure che mi mostriate le facce dei politici che giustificano tutti questi atti terribili. Di qua e di là.

Non ci sto a sedermi sulla curva con la bandiera di una delle due tifoserie.

Non scelgo una delle due posizioni espresse nella guerra. Anzi meglio: scelgo di non scegliere.

Continuo a pensare che solo bloccando fabbricazione e vendita delle armi si può fare un passetto avanti. Piccolo il passetto, ma nella direzione utile.

E per dirla tutta, caccerei pure dalla borsa tutte le aziende coinvolte in questa infame produzione.

Facciamo che chi guadagna sul traffico delle armi smetta di guadagnarci.

Poi vediamo se si ferma ‘sta caxxo di guerra.

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