Intanto io un pensiero piccolo piccolo glielo dedico.
Vedrà che poi arriveranno anche quelli di chi non dovrebbe aver bisogno di qualcuno che gli ricordi il giorno del suo compleanno.
Quando lei maestro era ancora qua fra noi e gestiva il Festival, le feste, i dolci, gli auguri si sprecavano.
Poi è arrivato un momento in cui nessuno sentiva il bisogno di ricordare questo giorno.
Dopo ancora un po’ è cambiato qualcosa e qualcuno timidamente si è ricordato di lei e più raramente anche del Maestro Shippers, il direttore d’orchestra americano che ha voluto che le sue ceneri fossero lasciate in Piazza del Duomo.
Faccio una previsione.
Fra un po’ gli auguri e i festeggiamenti per lei maestro Menotti, torneranno di moda e allora giù torte, candeline, ricordi personali, sorrisi, premi…
C’è solo da aspettare ancora un po’ e poi anche chi adesso non ne sente la necessità tornerà a ricordare quello che lei ha fatto per questa piccola litigiosa, irriconoscente città.
Auguroni Maestro.